Nelle ore che precedono la carriera sono solito pranzare per conto mio da Serafino in via di Beccheria, in attesa di scendere in Contrada per la benedizione del cavallo. Questa volta però era ancora troppo presto ed ho deciso di risalire via di Città, per riguardarmi le bandiere all’Accademia Chigiana e proseguire verso piazza Postierla. Di solito arrivato lì prendo a destra via del Capitano e mi dirigo verso il Duomo. Oggi però la mia attenzione è stata richiamata da una vetrina di un negozio, quasi all'angolo con di via di San Pietro, che non avevo mai notato. Lì, adagiato su un pensile, faceva bella mostra di sé, uno splendido fazzoletto dell'Oca.

Il fazzoletto così come mi è apparso.

Via di San Pietro è uno dei tanti luoghi della mia memoria. Molti anni fa vi ho lavorato, per qualche mese, in uno studio. Conservo sempre un bellissimo ricordo di quel periodo che ha rappresentato per me uno dei primi approcci con questa magnifica città. L'insieme di corrispondenze che si generano fra noi e i nostri luoghi della memoria a volte danno vita a piccole magìe come quella che stava appunto capitandomi.
Così per un istante ho dimenticato tutto il resto e mi sono fiondato in quel negozio. Paola, la titolare, me l’ha mostrato, spiegandomi che si trattava di uno dei fazzoletti di seta dipinti interamente a mano da Maurizio Cini, un artista che ha disegnato svariate bandiere della Tartuca e che, su espressa ordinazione, realizza questi veri e propri capolavori.
In quel momento, in negozio ve n’erano anche altri:  uno del Drago, uno della Civetta ed uno del Leocorno. I colori apparivano vivi e luminosi, i tratti del disegno eleganti e fedeli in tutto e per tutto all’araldica delle Contrade.
Per ragioni di cuore io pensavo naturalmente soltanto a quello del Paperone. Con l'aiuto delle immagini, proverò a descriverlo.

Su di un lembo si osserva una grande Oca con le ali aperte, contornata da un sobrio motivo floreale.

Particolare del fazzoletto della Nobile Contrada dell'Oca.

Sull'altro spiccano i bellissimi e coloratissimi stemmi delle compagnie militari di San Pellegrino e Sant’Antonio e l’alabarda triestina.

Particolare del fazzoletto della Nobile Contrada dell'Oca.

Il verde appare più scuro del consueto, ma l’oro delle borchie e sulle bordature a scacchi bianchi e rossi, conferisce all'insieme un’armonia ed una bellezza, non comuni.

Particolare del fazzoletto della Nobile Contrada dell'Oca.

Me ne sono subito innamorato. Il prezzo era naturalmente da fazzoletto di seta dipinto a mano e ci si poteva stare. D’impeto ho deciso che lo dovevo assolutamente avere.
Poi, dopo poche ore, ci ho vinto anche il palio, dunque la scelta si è rivelata azzeccatissima. Ancora però non l'ho indossato e penso che lo farò in occasione della Festa della Vittoria a fine settembre.

A conclusione dell'articolo colgo l’occasione per presentare Paola Bianciardi, la titolare di “Siena, Passione e Follia”.

Paola Bianciardi, titolare di Siena Passione e Follia.   Brochure negozio

Non ho mai fatto alcun tipo di pubblicità sul mio sito per scelta personale, ma questa volta, data anche la fortuna che mi ha portato, farò una piccola eccezione. Grazie ancora Paola, in attesa di conoscere il signor Maurizio Cini.

Massimo Tinti, 12.7.2011


indietro