Segni da sogno

Dopo aver vinto un Palio si va sempre a caccia di quei segni che si sono rivelati prima dell'evento, nonostante che, al momento della loro apparizione, non fosse immediatamente percepibile la sensazione che qualcosa di magico sarebbe potuto accadere.

In verità quell'inondazione, in seguito all'acquazzone, che aveva portato il fiume Mississippi in Fontebranda, nel pomeriggio della prova Generale, ci avrebbe dovuto far presagire che Caterina stesse preparandoci una bella sorpresa. Magari una rinascita.
Alzi la mano però chi lo aveva capito. Eppure, a pensarci bene, c'erano state anche le botte causate dalla Torre come nel '68 e la CHIOCCIOLA che purtroppo era costretta al ritiro, come nel 2007. Tutte coincidenze? Forse.

Particolare del drappellone di Tullio Pericoli del 2 luglio 2011   Particolare del drappellone di Tullio Pericoli del 2 luglio 2011

E il drappellone? Con quel nastro tricolore che avvolge la Madonna e le tre mele anch'esse tricolori. Anche se, a voler essere precisi, il rosso è più arancio. Però la Selva non corre e la composizione dei colori è quella della bandiera dell'Oca. E la Madonna/Italia con quell'elmo "di Scipio" che assomiglia tantissimo a quello del Duce della Comparsa dell'Oca?

Particolare del drappellone di Tullio Pericoli del 2 luglio 2011

Ma l'elemento del cencio, a mio avviso, veramente decisivo che avevo sotto gli occhi e che non ho colto subito è costituito dai 7 barberi che corrono sul Campo. Ebbene, che numero d'orecchio aveva Mississippi quando è stato assegnato? Proprio il n.7. In che ordine è stato dato il cavallo all'Oca? Per settimo. Ed infine che posto ha avuto l'OCA alla mossa, complice anche l'assenza della CHIOCCIOLA? Sempre il settimo.
Sono stati veramente segni da sogno.

Massimo Tinti, 9.7.2011


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