Il PALIO VINTO
La Corsa
Dopo una buona
mezz'ora caratterizzata da un paio di false partenze la TARTUCA
si decide ad entrare e la corsa ha inizio. Schizzano via
velocissime dai canapi LUPA, ONDA e OCA seguite da VALDIMONTONE
e DRAGO, poi via via tutte le altre. In prossimità della I curva
di S.Martino l'OCA sopravanza le altre e si
porta al comando.
Sulla curva il DRAGO cade e dietro
all'OCA si fanno sotto VALDIMONTONE e NICCHIO, quindi tutte le
altre. Al I Casato l'OCA mantiene la prima posizione e comincia
ad allungare vistosamente.
Il VALDIMONTONE allarga la curva e
finisce sui palchi, lo sopravanza il NICCHIO che si getta
all'inseguimento dell'OCA la quale ha al bandierino ancora
più di tre colonnini di margine. Si arriva così al secondo S.Martino con
le due contrade che mantengono invariato il distacco, seguono il VALDIMONTONE scosso ed il BRUCO che prova una qualche reazione,
le altre dietro. Passa così il II Casato e nelle retrovie cade
la LUPA. Inizia l'ultimo giro con l'OCA sempre saldamente al
comando, ma con il NICCHIO che poco alla volta comincia a
recuperare metri alla cavallina grigia dell'OCA. Ormai è corsa a
due. Al III S.Martino l'OCA può ancora impostare la curva a
proprio piacimento, ma sulla spianata del Comune il NICCHIO
riduce ad un colonnino il proprio distacco.
A ridosso del III
Casato ecco che un cavallo scosso (LUPA) si fa incontro all'OCA, Tittia e Fedora riescono ad evitarlo, ma si
trovano rallentati di quel tanto che basta per permettere al
NICCHIO di farsi sotto minacciosamente.
CARDIOPALMA - con il mouse puoi fermare ciascuna
immagine -
Tittia comincia a
nerbare la propria cavalla cercando al tempo stesso di
infastidire il NICCHIO che le è ormai addosso. Mancano una
manciata di metri e mentre l'OCA prende la traiettoria larga, il
NICCHIO si butta in basso verso il bandierino. E' un arrivo al
"fotofinish".
Il Tittia alza il nerbo e dal palco dei Capitani
si ha subito l'impressione che abbia vinto l'Oca, ma mentre il
Capitano Rodolfo Montigiani fa scendere il cencio agli ocaioli
festanti, dalla trifora comunale sventola la bandiera del
NICCHIO.
Gli ocaioli, nello sconforto più profondo, consegnano
allora il drappellone nelle mani dei Contradaioli del NICCHIO. Ma le
sorprese non sono ancora finite. Dal palco dei capitani i
dirigenti nicchiaioli cominciano a gridare di riconsegnare il
cencio a quelli dell'Oca, perchè
la vittoria è da attribuire all'Oca. Da rimarcare a questo
proposito il corretto
comportamento dei contradaioli delle rispettive Contrade che non
hanno dato adito ad alcun tafferuglio. Così l'OCA può finalmente
festeggiare il suo primo palio di questo nuovo millennio.
Artefici di questo successo la precisissima e velocissima FEDORA SAURA ed il ventiduenne Giovanni Atzeni detto TITTIA alla sua
prima vittoria in Piazza. Onore al potentissimo DOSTOEVSKIJ e
Andrea Mari detto BRIO che per un attimo avevano dato la
sensazione di potercela fare.
Il gesto
dell’ombrello
Vera motivazione del gesto
con dettagliata analisi del filmato video
Ecco spiegato perché quella sera
Mario, ch’è una persona bòna e cara,
fece quel gesto. La verità era
che lo martorizzava una zanzara.
Il video mostra la bestiaccia nera
che lo aggredisce con ferocia rara
e proprio mentre espone la bandiera
quella la dose di pizzi’i rincara
ma appena ha libera anche l’altra mano
lo vedi che fa un colpo da maestro
ecco ora il video inquadra in primo piano
la mano sinistra sul braccio destro
ecco ci siamo... vai ora la stiaccia:
“e tiè... e tiè... e tiè... brutta bestiaccia!”
francesco burroni
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