tutte le prime dell'oca

La vittoria conquistata il 2 luglio 2007 è la prima vittoria del nuovo millennio, per non dire del nuovo secolo, termine di riferimento un pochino più alla portata di noi comuni mortali. Il Paperone, di vittorie, ne ha conseguite 20 nel ‘900, 21 nell’800, 14 nel ‘700 e 8 nel ‘600. Non considerando il ‘600 poiché il conto è cominciato quasi dalla metà, rispetto agli tre secoli siamo un pochino in ritardo. Cento anni fa a quest’ora ne avevamo già collezionate 2 (1903-1906) e così nel ‘700 (1701-1707). Nell’800 una soltanto come ora, avvenuta qualche anno prima (1804).
Ma riguardiamole un po’ da vicino, grazie anche ai disegni di Enrico, e a ritroso queste “prime” di ogni secolo.

16 agosto 1903

Disegno realizzato da E.Martelloni

Angelo Montichiari detto “Spanziano”, fantino poco quotato e ripescato dopo qualche anno di inattività era stato scelto dal Capitano Emanuello Pannocchieschi d’Elci per montare Lella. Dopo una prima mossa richiamata, l’OCA esce prima dai canapi seguita da VALDIMONTONE, DRAGO, BRUCO, CHIOCCIOLA, CIVETTA. A San Martino l’OCA gira con buon margine di vantaggio, ma il BRUCO comincia a farsi sotto , dietro sono rimaste a lottare CHIOCCIOLA e CIVETTA. Pallino, fantino del BRUCO resta alle costole di Spanziano fino al terzo Casato che gli è fatale perché cade insieme alla sua Colombina e così l’OCA può alzare il nerbo in tutta tranquillità. Il giorno dopo Lella sfilò per le vie della città con il suo puledrino nel tripudio di tutti i  fontebrandini.

16 agosto 1804

Disegno realizzato da E.Martelloni

<<Nel sedici si eseguì la Corsa alla tonda, che riescì oltremodo garosa, e rimase garosa fino alla vincita, e lo vinse l’OCA…>> questo si legge negli archivi. In particolare ecco le dieci contrade partecipanti nell’ordine di ingresso ai canapi: DRAGO, TORRE, LEOCORNO, CIVETTA, CHIOCCIOLA, OCA, LUPA, VALDIMONTONE, BRUCO e TARTUCA di rincorsa. Si sa che cadde il DRAGO e proseguì scosso tutta la carriera, che la LUPA girò prima a S. Martino, ma che cadde alla Fonte durante il II giro e che l’OCA che montava Niccolò Chiarini detto Caino su un cavallo grigio di Domenico Pasquini prese la testa al II S. Martino. La TORRE che montava il temibile Piaccina su un cavallo baio dello stesso proprietario di quello toccato all’OCA, tentò con tutti i mezzi di passarla, ma dovette arrendersi e finì per farsi passare al Casato anche dagli scossi della LUPA e del DRAGO. <<Sua maestà la Regina reggente ebbe tanto piacere a questa corsa, che mostrò desiderio di rivederla, onde fu deliberato replicarsi nel 20 di agosto…>>

2 luglio 1701

Disegno realizzato da E.Martelloni

Questa carriera si corse con dodici contrade: PANTERA, NICCHIO, ONDA, CIVETTA, OCA, ISTRICE, TARTUCA, TORRE, CHIOCCIOLA, BRUCO, GIRAFFA e LUPA di rincorsa. Ci sarebbero voluti altri vent’anni prima di cominciare a correre dieci contrade alla volta.
Il Capitano Michelangelo Marzi fece cadere la propria scelta su Pelliccino un fantino che aveva vinto tre anni prima nella SELVA - a quei tempi si correva una volta all’anno, il 2 luglio - e che poi grazie all’OCA, sarebbe diventato un “big”.
Si narra che Pelliccino che montava Cervio, se ne andasse subito ed a S. Martino fosse già davanti a tutti. Dietro, con il passare dei colonnini, cominciava a farsi sotto – pensa un po’- il cavallo baio del NICCHIO, seguito da quello della GIRAFFA. All’ultimo Casato Pelliccino girava un po’ largo tanto che il NICCHIO quasi lo affiancava. Ne venne un testa a testa furioso (sarebbe risuccesso) a colpi di sovatto, morsi e sputi, ma alla fine l’OCA alzava il nerbo.
Quello che la città ricorderà sempre di questo palio è ciò che avvenne dopo. L’OCA con i 60 talleri avuti in premio, coprì le spese (20) e destinò come premio i restanti per far ricorrere un altro palio “alla tonda” il 16 di agosto dello stesso anno ed al quale non prese parte. Per la cronaca lo vinse la CHIOCCIOLA
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Testi: Massimo Tinti - Disegni: Enrico Martelloni