16 agosto 1903
Angelo Montichiari detto “Spanziano”, fantino poco quotato e ripescato dopo qualche anno di inattività era stato scelto dal Capitano Emanuello Pannocchieschi d’Elci per montare Lella. Dopo una prima mossa richiamata, l’OCA esce prima dai canapi seguita da VALDIMONTONE, DRAGO, BRUCO, CHIOCCIOLA, CIVETTA. A San Martino l’OCA gira con buon margine di vantaggio, ma il BRUCO comincia a farsi sotto , dietro sono rimaste a lottare CHIOCCIOLA e CIVETTA. Pallino, fantino del BRUCO resta alle costole di Spanziano fino al terzo Casato che gli è fatale perché cade insieme alla sua Colombina e così l’OCA può alzare il nerbo in tutta tranquillità. Il giorno dopo Lella sfilò per le vie della città con il suo puledrino nel tripudio di tutti i fontebrandini. 16 agosto 1804
<<Nel sedici si eseguì la Corsa alla tonda, che riescì oltremodo garosa, e rimase garosa fino alla vincita, e lo vinse l’OCA…>> questo si legge negli archivi. In particolare ecco le dieci contrade partecipanti nell’ordine di ingresso ai canapi: DRAGO, TORRE, LEOCORNO, CIVETTA, CHIOCCIOLA, OCA, LUPA, VALDIMONTONE, BRUCO e TARTUCA di rincorsa. Si sa che cadde il DRAGO e proseguì scosso tutta la carriera, che la LUPA girò prima a S. Martino, ma che cadde alla Fonte durante il II giro e che l’OCA che montava Niccolò Chiarini detto Caino su un cavallo grigio di Domenico Pasquini prese la testa al II S. Martino. La TORRE che montava il temibile Piaccina su un cavallo baio dello stesso proprietario di quello toccato all’OCA, tentò con tutti i mezzi di passarla, ma dovette arrendersi e finì per farsi passare al Casato anche dagli scossi della LUPA e del DRAGO. <<Sua maestà la Regina reggente ebbe tanto piacere a questa corsa, che mostrò desiderio di rivederla, onde fu deliberato replicarsi nel 20 di agosto…>> 2 luglio 1701
Questa
carriera si corse con dodici contrade: PANTERA, NICCHIO, ONDA, CIVETTA, OCA,
ISTRICE, TARTUCA, TORRE, CHIOCCIOLA, BRUCO, GIRAFFA e LUPA di rincorsa. Ci
sarebbero voluti altri vent’anni prima di cominciare a correre dieci
contrade alla volta. Testi: Massimo Tinti - Disegni: Enrico Martelloni |