di Massimo Tinti
Oggi
me ne resto a Mochlos, a guardare il mare dall’alto, dal terrazzo
della villetta che mi ospita. Lontane mi appaiono Siena e
Fontebranda, ma le sento sempre nel mio cuore. La connessione
internet va e viene, ma ci pensano gli amici con i messaggi a farmi
sentire ancora immerso in questa splendida vittoria. Tutta Siena
continua a parlare e a stupirsi di come l’Oca sappia vincere così,
di prepotenza e col cuore.
Ad agosto però non riporremo le armi, ci aspetta un’altra carriera
con tante Contrade agguerrite che non vincono da parecchio (AQUILA,
CHIOCCIOLA, LUPA e NICCHIO), con la rivale TORRE che farà di tutto
per insidiare la nostra voglia di continuare a festeggiare.
Mi dicono che in Toscana faccia molto caldo, qui il sole batte
forte, ma per fortuna c’è sempre vento. E’ un turbinio di colori: il
verde della vite, il blu con mille sfumature del mare, il giallo
tufo delle rocce riarse e di sera un cielo stellato di tanti secoli
fa.
Sulla strada per Zakros
Qui la storia ci parla ogni
giorno e ci fa sentire piccoli e inutili con le nostre scadenze
mensili, con la nostra multimedialità.
Il rumore del mare accompagna tutte le mie giornate e mi culla la
sera, mentre mi accendo una sigaretta prima di andare a dormire. Fra
poco riabbraccerò le mie cose, riassaporerò con gioia i fatti
accaduti appena un mese fa.
E’ il bello del Palio. Un
minuto poco più, che può scaldarti per anni.
indietro |