10 DOMANDE AD ACETO
Di questi tempi, molti sentono il
desiderio di rivolgere 10 domande a qualcuno. Anche noi, nel circoscritto
universo nostro, ci siamo rivolti ad un personaggio del Palio per eccellenza:
Andrea Degortes detto ACETO, il fantino vincitore di quattordici palii.
Il mito del padrone assoluto del secolo scorso resiste ancora.
Quando quattro anni fa andammo a trovarlo alle "Focaie" temevamo che
di lì a poco il Bruschelli ne avrebbe offuscato la stella, ma lui non se ne
curò e i tre palii che separano ancora Gigi da lui sembrano dargli ragione.
Andrea è anche uomo di parola e a differenza di qualche politico che snobba
le domande di proposito, ha subito risposto alle nostre nella maniera sua, fuori dai denti e senza peli sulla lingua.
Noi gliene siamo grati poiché, esponendosi a questo "fuoco diretto", ha
dimostrato ancora una volta di essere sempre lui, ACETO... e basta.
Ecco le dieci domande e le relative risposte.
1) Molti ritengono che, al giorno d’oggi, il palio
delle contrade è stato sostituito da quello dei fantini. Tu ti senti un po’
responsabile per essere stato il primo a cambiare questo ordine di cose?
Sicuramente la mia “colpa” è quella di aver
professionalizzato la figura del fantino del palio,nei primi anni sessanta
usava ancora il sistema del cappello in mano per il corso per le mance….non
mi sembrava il caso. Ora il discorso è diverso, io mi sono sempre attivato
con i dirigenti dell’Oca per venti anni,decidevamo insieme, oggi Gigi
gestisce la quasi totalità dei fantini e molte dirigenze di contrada…anche
contrade tra loro nemiche.
2) La “macchina perfetta” di Valiano comincia a far intravedere qualche
crepa. Temi ancora che Gigi Bruschelli possa raggiungere e superare il tuo
record di vittorie?
Non ho mai temuto nulla, il mio record non è
raggiungibile, nemmeno dal Bruschelli che ha dimostrato di essere un grande
fantino in piazza…ma soprattutto nella gestione di fantini e dirigenze.
3) Alla luce delle tante polemiche emerse dopo le due carriere di quest’anno
(mosse lunghissime, anarchia totale dei fantini fra i canapi), quale
consiglio ti sentiresti di dare agli “addetti ai lavori” affinché non debba
ripetersi questa imbarazzante situazione?
Sanzioni dure senza sconti per nessuno, vorrei
ricordare che io sono stato squalificato per un palio perché mi sono
cambiato i pantaloni.
4) Dei tantissimi dirigenti di contrada con i quali hai avuto a che fare,
chi hai stimato di più e perché?
Cinotti,Tancredi e Martini erano il trio delle
meraviglie, ho stimato meno qualche altro dirigente dell’Oca ma è acqua
passata.
Andrea (Aceto) ed il Capitano vittorioso
Bani
5) Nel corso della tua lunga e gloriosa carriera di piazza hai mai pensato,
anche solo per un attimo, di abbandonare tutto? E se sì in quale
circostanza?
I palii dell'81 nella Chiocciola con Panezio, dell'82
nella
Pantera con Benito e del '96 nella Torre non sono stati certo piacevoli, ma non ho mai pensato
di abbandonare.
6) Con quale spirito dopo più di vent’anni trascorsi alla corte di
Fontebranda nel ’90 decidesti di approdare in Salicotto? L’Oca provò a farti
cambiare idea?
Si tende a dimenticare un passaggio importante, io
nell’88 sono stato”licenziato” dall’Oca, i dirigenti del momento mi dettero
il benservito dopo vent'anni di gioie per entrambi e mi consigliarono di
prendere in seria considerazione il contratto che la Tartuca mi proponeva. Dopodiché mi sentii libero di fare scelte diverse e nel
'90, incazzato per
essere stato scaricato decisi insieme alla Tartuca di andare in Salicotto,
l’Oca non fece assolutamente nulla per farmi cambiare idea.
7) Da quando hai smesso di correre in piazza, che cosa ti manca di
più?
Uno che detiene il record di palii vinti non può avere
sensazioni malinconiche. Difficilmente guardo al passato se non
positivamente.
8) Su di te sono stati scritti un paio di libri, migliaia di articoli sui
giornali, interviste, etc etc. Che cosa non è stato ancora detto?
Mah non saprei,è stato scritto talmente tanto che non
ricordo tutto!
9) Si sente parlare di “immagine distorta del palio”. La televisione
nazionale, spesso, utilizza i filmati della Festa in maniera inappropriata. Tu che
sei una delle icone del Palio, universalmente riconosciute fuori da Siena,
perché non ti candidi per un ruolo di testimonial del Palio nel mondo?
Sicuramente sarei il più adatto ma non penso che i
senesi accetterebbero di demandare al sottoscritto tale ruolo, molte volte
sono stati gelosi della mia fama e del sentir dire che quando si parla di
Palio si parla di Aceto.
10) Per quanto tempo ancora, pensi che resisterà il mito di Aceto nel Palio
di Siena?
I miti non tramontano mai ed io sarò l’unico e vero
mito del Palio di Siena.
Massimo Tinti e Andrea
Degortes, 28.09.2009
Andrea (Aceto) posa per
ilpaliodisiena.eu (11/2005)
l'intervista del 2005
ILPALIODISIENA.EU
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