La
pagina di Laura
Astudillo
Ocaiola d'Argentina (08-2008)
Mi chiamo Laura e abito a Santa Fe in Argentina.
Sono arrivata a Siena durante il mio viaggio in Europa fatto a
Gennaio 2001. L’itinerario comprendeva Italia, Spagna e Parigi, il
tutto in soltanto una ventina di giorni. Un viaggio velocissimo. La
distanza è troppa e i soldi non bastano mai e per avere una visione
generale bisogna scegliere bene e approfittare ogni giorno al
massimo. Chissà quando ci si ritorna! Io ero specialmente emozionata
perché mettevo i piedi per la prima volta nel paese di mia nonna
materna. Una nonna italianissima che ha saputo insegnarmi ad amare
la sua terra sin da bambina. Capodanno a Venezia, poi Firenze e Roma
con alcune fermate tra città e città, ma solo otto giorni in Italia.
Studiavo l’italiano da due anni e sapevo solo il presente e il
passato prossimo e un po’ di vocabolario e alcuni giri idiomatici,
ma bastavano per farmi capire e riuscivo a parlare con tutti ed ero
felice. Conoscevo le piantine delle città a memoria, sapevo tutto
ciò che volevo vedere dal vivo, conoscere, ammirare , scoprire e
riscoprire.
Ma l’itinerario della gita mi riservava una sorpresa.
Una fermata a Siena di due ore approssimativamente. Poco? Tutto?!
Un vero colpo di fulmine.
Ero incantata. Conquistata per sempre!
Breve percorso a piedi prima del ingresso alla città: atmosfera
medievale incantevole, unica, gioiello, amore...
Ricordo vivamente la sorpresa, l’emozione e ogni minuto del breve
percorso. La nostra guida senese è stata fondamentale per
incominciare a capire Siena e a intravedere il Palio e i senesi.
Peccato che non ricordo il suo nome, solo ricordo che era lupaiola.
Comunque la ringrazio tantissimo per trasmettere Siena e il Palio di
un modo così stupendo anche ai visitanti frettolosi. Se lei parlava
con quella passione io dovevo indagare di più ...però non c’era il
tempo...il nostro viaggio continuava.
Già in Argentina ho ripreso i miei studi d’italiano al Liceo
Municipal. Ero al terzo anno del corso e sul nostro libro appare il
Palio di Siena. Ovviamente ha attirato la mia attenzione, tanto che
alla fine dell’anno scolastico ero quasi una “esperta” di Palio. Per
l’esame finale orale si doveva scegliere un argomento e così ho
indagato, ricercato, letto, imparato su questo mondo paliesco. Ho
parlato così bene e così appassionatamente e ho risposto bene
tantissime domande e finalmente ho ottenuto un 10 che per noi
sarebbe il vostro 30 e lode!
Da quell’anno ho visto tutti i Palii sulla Rai International. Nei
giorni del Palio si ferma il mondo per me e tutta la gente che mi
conosce dell’ambiente “Italiano” di Santa Fe, sa di questa mia
passione che, come di solito succede con le passioni, non si può
spiegare troppo. Si sente. C’è terra in piazza! Ti batte il cuore,
segui la trasmissione della Rai, ti emozioni vedendo il sole calare
su Siena, segui la mossa cercando di capire e imparare di più ogni
anno, senti e condividi il silenzio della piazza e finisce che gridi
da sola (come ho gridato la vittoria dell’anno scorso!) e purtroppo
non c’e nessuno vicino che capisca. (Perciò che felicità aver
trovato questo sito, grazie Massimo!)
Non c’è per me altra lingua più dolce dell’italiano al mondo e
perciò ho continuato a studiarlo. Ho frequentato i corsi superiori
dell’Associazione Dante Alighieri. Letteratura, un po’ di Storia e
Geografia e la lettura guidata di alcuni canti della Divina
Commedia. Adesso mi hanno scelto per la borsa di studio offerta
dalla Dante Centrale di Roma per gli alunni dei Comitati Esteri.
Certo che potevo scegliere tra tantissimi posti ( ma come mi aveva
detto la nostra guida: a Siena si parla il migliore Italiano!) e
allora...io ne avevo solo uno in mente. IL MIO SOGNO: VIVERE A
SIENA.
Sfogliando il mio album fotografico ho trovato una foto scattata da
San Domenico. Accanto ho scritto: L’ultimo sguardo a questa città
dove ho promesso di ritornare.
Un sentimento diventato sogno e adesso realtà.
Settembre sarà il MIO mese a Siena anche se ancora non ci credo. La
scuola Dante mi troverebbe l’alloggio più adatto. E non c’è dubbio
che hanno compiuto l’obiettivo. Che gioia immensa quando mi hanno
detto l’indirizzo!
Ho letto che è la contrada a sceglierti. Bene, io vivrò nella
Contrada dell’Oca, vicino alla Casa di Santa Caterina la prima cosa
che la guida mi aveva mostrata dopo aver attraversato le mura, sarò
finalmente in Fontebranda.
Sono commossa perché in quell’esame finale dove dovevo parlare del
Palio e di Siena io avevo scelto la Contrada di Santa Caterina,
perché ricordavo quelle strade rimaste nella mia memoria, perché mi
sentivo vicina senza poter spiegare questo in profondità. Sapevo
tutto e perfino l’inno e le mie professoresse forse pensarono che
ero diventata pazza. Il tutto con il più grande rispetto e amore.
Per motivi personali non posso viaggiare a vivere il Palio (davvero,
non come turista curiosa) Resta e resterà dopo il mio mese senese
ancora questo sogno. Settembre sarà il mio mese di studio d’italiano
(le mattine) e il resto della giornata voglio imparare, sentire,
capire, domandare, e percorrere la contrada e i luoghi del Palio.
Allora se vedete una con un sorriso immenso che cammina per
Fontebranda, sono io! E potete restare sicuri che provo
un’incommensurabile felicità.
Poi forse vi racconterò come è andata la mia esperienza senese e
ocaiola.
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