Due purghe evitate

di Ferruccio Brizzi

E’ passato poco poco più di un mese dall’ultima vittoria riportata sul campo dal Paperone, avendola vissuta in modo anomalo,mi è venuto da pensare alle emozioni provate nelle vittorie riportate negli anni passati. Mi sono venute alla mente emozioni, paure e gioie  provate in determinate circostanze. Non so con quale effetto riuscirò a riproporle visto che non sono bravo ad esprimermi con la scrittura,ma cercherò di fare del mio meglio.

Nell’agosto ‘86 ricordo che mi era stato assegnato il biglietto per il palco, nel caso di caduta del fantino o di altri episodi particolari che si fossero verificati e che richiedevano un intervento di qualcuno dell’Oca, a S. Martino fra quelli della Torre. Mi trovavo seduto sulle scalette ed ero abbastanza nervoso. Finalmente i cavalli iniziarono ad entrare tra i canapi, il mio cuore batteva così forte che credevo mi uscisse fuori. Dopo le solite scaramucce che avvengono tra i canapi finalmente partirono. Con grande gioia ma anche con molta paura vidi passare prima la Giraffa con Fenosu e Truciolo e subito dietro la Torre con Vipera e Cianchino. Sulla carta Vipera era di gran lunga superiore a Fenosu, cavallo con un fisico non eclatante, coda corta ed un fantino che si pensava non eccelso. Ad ogni passaggio dalla curva di S. Martino, sentivo Cianchino  che inveiva contro Truciolo e gli chiedeva di farlo passare. I miei pensieri erano più o meno questi :<< il cavallo non può reggere tre giri e ..tanto è venduto e lo fa passare>>. Invece non lo fece passare e vinse. Non so descrivere con precisione quale fosse il mio stato d’animo e come fossi in viso, ma ricordo perfettamente che, allo scoppio del mortaletto esplosi totalmente. Dissi e feci cose spaventose, nel gesticolare detti un colpo sul viso o in testa - non stetti molto a sottilizzare - ad una persona vicino a me. Doveva essere uno spettatore perchè non reagì e da questo dedussi, ricordandomi dove fossi, che non era uno della Torre. Così cercando di non dare nell’occhio tornai verso il mio ridotto abbraciando e baciando gli Ocaioli che trovavo durante il tragitto.

La Festa dell Vittoria del '77 - Ferruccio ha il giubbetto della Selva.

Nell’agosto ’90, un brutto periodo perché persi mio babbo, presi un biglietto per il palco dell’Oca. Quasi alla fine della passeggiata storica andai a prendere posto e,con grande meraviglia, mi accorsi che accanto avevo il priore della Torre. Dato che nella Torre montava Aceto il primo pensiero fu: <<Vuoi vedere che sono sicuri di vincere. >> Mi ricordai allora di un colloquio avuto con il babbo proprio pochi giorni prima che venisse a mancare. L’argomento principale era stato proprio Andrea. Gli dissi che circolavano voci che davano Andrea nella Torre; lui sorrise e rispose che non era possibile perchè durante le loro innumerevoli partite a scopa e sfide a morra, avevano parlato anche di questo, Andrea gli aveva detto che non sarebbe mai montato nella Torre. Lo  pregai di avere un occhio di riguardo, e controllare la corsa e fare tutto il possibile, tutto questo fino al momento in cui non vidi Andrea volare in aria alla curva di S.Martino. Fu allora che guardando verso il cielo ringraziai il babbo e con fare gentile e voce bassa, mi girai verso il Priore della Torre. Non ricordo le parole, ma ricordo perfettamente il gesto che gli feci. Era lo stesso che faceva mio nonno quando portava l’ombrello.

Ferruccio al centro vestito da guardia del Faraone

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