CONTRADA DELLA CHIOCCIOLA - CRONACHE DAL PASSATO
Le prime citazioni in cui appare la Contrada della Chiocciola
risalgono al XV secolo, in occasione di un gioco alla Pugna, una
sorta di scazzottata che si effettuava in Piazza del Campo fra
Contrade. Nel XVII secolo la Contrada estese i suoi confini
inglobando anche i territori extramoenia della Compagnia Militare di
Monistero e i privilegi dei cittadini intramoenia furono estesi
anche a tutti gli altri.
L’antica chiesa del Rosario costruita dalla Contrada nel 1656 e
fatta restaurare nel 1725 grazie al premio di un bacile d’argento
vinto nel Palio del 1722 è divenuta attualmente la stalla del
cavallo durante i giorni della Festa.
Nel 1896, dopo aver perduto un palio gli inferociti contradaioli
della Chiocciola gettarono la statua di Sant’Antonio Abate,
protettore dei cavalli, in un pozzo. Ma il tempo passava e la
Chiocciola non vinceva più. Nel 1910, le donne si convinsero che
doveva esserci una sorta di connessione tra la sfortuna nel Palio ed
il Santo in fondo al pozzo, così andarono a ripescarlo e guarda
caso, nella successiva carriera del 2 luglio 1911, la Chiocciola
riassaporò il gusto della vittoria. Da quel momento i chiocciolini
furono soprannominati “affogasanti”.
La Tartuca, tradizionale avversaria della Chiocciola, ne fu in tempi
antichi stretta alleata, per varie volte le Autorità Cittadine hanno
tentato senza successo una riappacificazione.
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