L’anno successivo, arrivò mia figlia
Dafne. In quei lunghi pomeriggi divisi fra l’ufficio ed il biberon,
cominciai a studiare il Palio e tutti i suoi risvolti, pile di
libri, vhs di vecchi filmati e tanta… passione. Intanto ero divenuto
anche protettore ed avevo cominciato a frequentare la Contrada. La
persona che m’introdusse fu Ferruccio Brizzi. Devo a lui
l’avvicinamento graduale a questo luogo. I giorni di quei palii del
’98 e del ’99 li ho vissuti al suo fianco in Fontebranda. Lui il
Palio, con l’Oca in Piazza, non riesce a guardarlo, preferisce
rinchiudersi nell’angolo più remoto della casa e tapparsi le
orecchie nella speranza di non sentire niente.
Durante la festa titolare del 2000, grazie al suo interessamento,
ricevetti il tanto sospirato battesimo contradaiolo. Chi non conosce
“Ciuccio”? Qualcosa di più che un amico per me. Come non ricordare
gli anni in cui faceva il custode del Museo dell’Oca, insieme a
Gabriella, al n.13 di Vicolo del Tiratoio nelle “Stanze della
Contrada” ed io andavo a fargli visita. Mentre salivo quelle scale
respiravo l’Oca. Ho trascorso lunghi momenti in contemplazione dei drappelloni, delle monture, delle vecchie gloriose bandiere. Era
fantastico avere accesso ad un luogo, per me così carico di
significato e così immerso nel passato, che ogni volta mi raccontava
storie di gente vissuta in un tempo lontano, ma sempre presente
nella memoria collettiva di Fontebranda. Alla fine del 2002 mi venne
l’idea di aprire un sito internet per parlare di questa passione. Un
modo come un altro per avvicinare la Contrada ed il Palio a coloro
che, come me, si sentono attratti dalla “follia” di questa città,
sospesa in una dimensione diversa rispetto al mondo che la circonda.
Ed è proprio questo sito che mi ha fatto conoscere alla Contrada e
alla Città. Non nego che questa “visibilità”, all’inizio, mi facesse
piacere, ma certo non rappresentava il fine ultimo che mi ero
riproposto. A me bastava essere considerato né più né meno che un
contradaiolo. Col tempo invece mi sono accorto che
ocaioloextramoenia.it stava diventando uno strumento utile per molti
appassionati che, trovandosi lontani da Siena, potevano sentirsi vicini
alla Festa.
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